Cari amici,
la Federazione Nazionale Pro Natura ha aderito ad una iniziativa, promossa dall’Associazione Green Impact (la stessa con cui abbiamo presentato il ricorso alla Corte di Giustizia Europea), finalizzata ad ottenere una sospensione della decisione di declassare il regime di protezione del lupo. Questo in base ad una valutazione (condotta tra gli altri da Ettore Randi, nostro consulente scientifico) che contesta in modo puntuale i presupposti scientifici su cui si è basata la decisione dell’UE. Invio in allegato la lettera spedita alla Presidenza polacca dell’UE, nonché un comunicato stampa sull’iniziativa. In particolare, chiedo di diffondere quest’ultimo, attraverso i canali propri di ciascuna Associazione. Chiedo anche a Mauro Sasso se può fare lo stesso come Federazione e se ha bisogno di qualche altri tipo di supporto.
Per scaricare liberamente la lettera alla Presidenza polacca della UE cliccare il sottostante pulsante
Analisi indipendente mostra che la proposta di declassamento della specie non ha basi nella scienza
Bruxelles, 9 aprile 2025 – Studiosi indipendenti hanno esaminato l’analisi utilizzata come base scientifica dalla Commissione europea – nota come rapporto Blanco e Sundseth, del 2023 – per giustificare il declassamento dei lupi europei (1). La revisione indipendente (2) ha rilevato che il rapporto Blanco e Sundseth non fornisce basi scientifiche per l’indebolimento della protezione del lupo. In seguito a questa constatazione, un gruppo di 41 ONG europee guidate dall’associazione ambientalista Green Impact, tra cui le italiane LEIDAA, LNDC Animal protection e Pro natura, ha scritto alla Presidenza polacca dell’UE sottolineando la mancanza di supporto scientifico e chiedendo di rinviare il voto sulla questione fino a quando non sarà deciso il loro ricorso alla Corte di giustizia europea (3) contro il declassamento del lupo. Le associazioni hanno inoltre condiviso con la Presidenza polacca una lettera inviata alla Commissione europea in cui chiedono, come previsto dalla procedura, di partecipare al processo di consultazione sulla modifica della Direttiva Habitat dell’UE.
La revisione indipendente del rapporto Blanco e Sundseth del 2023 è stata condotta dal dottor Mark Fisher (ricercatore dell’Università di Leeds, Regno Unito) e dal dottor Ettore Randi (professore aggiunto del Dipartimento di Bioscienze dell’Università di Aalborg, Danimarca). La revisione conclude che “dati incerti e obsoleti non dovrebbero essere usati per spingere a declassare la protezione della popolazione europea di lupi (…)”, peraltro il rapporto Blanco non raccomanda una revisione dello status di protezione del lupo”.

Nel dicembre 2024, cinque ONG guidate da Green Impact hanno presentato un ricorso alla Corte di giustizia europea (causa T-634/24) per annullare la decisione del Consiglio del 2024; il caso è stato ammesso nel febbraio di quest’anno e 17 associazioni hanno aderito e depositato un atto di intervento sul ricorso. La causa è ora in corso e rappresenta un ulteriore motivo di perplessità circa i fondamenti legali del percorso che ha portato alla decisione del Consiglio del 2024 di declassare i lupi e alla relativa proposta della Commissione del marzo 2025 di modificare la Direttiva Habitat.
Attualmente, in merito al declassamento, ha corso anche una denuncia formale da parte di Client Earth presso il Mediatore europeo.
Le 41 associazioni si congratulano con il governo della Polonia per la dichiarata intenzione di mantenere una protezione rigorosa per i lupi a livello nazionale (4).
Le associazioni italiane dichiarano: “I lupi sono il pilastro di un’economia ‘basata sulla natura’ di cui c’è grande bisogno in tutta Europa e che è stata sostenuta con oltre 200 milioni di euro di fondi europei negli ultimi decenni. Eppure, l’anno scorso la Commissione europea ha approvato il declassamento della protezione del lupo, ignorando la scienza e le procedure consultive democratiche. Si tratta di uno sviluppo preoccupante per la protezione della natura, per la quale l’UE era un tempo all’avanguardia. In oltre 40 anni, l’UE non ha mai declassato una specie ad alto rischio. Il voto all’unanimità ha garantito negli anni che nessuna iniziativa non scientifica potesse passare senza un valido esame, impedendo mosse prive di fondamento”.
La comunità scientifica, composta da centinaia di esperti europei, ha espresso la propria opposizione al declassamento del lupo (5). Negli ultimi tre anni centinaia di ONG – che rappresentano milioni di cittadini dell’UE – hanno scritto ripetutamente alle istituzioni europee e nazionali per chiedere di non intraprendere alcuna azione in merito al declassamento del lupo, avviato nonostante le istituzioni europee non abbiano promosso un’ampia consultazione con i cittadini e gli esperti. Una dichiarazione scientifica di oltre 2000 scienziati e associazioni di scienziati che chiedono il ritorno del Green Deal raccomanda anche di non modificare la legge europea sulla conservazione della natura (Direttiva Habitat).

Il Regno Unito, Monaco e la Repubblica Ceca hanno comunicato che non attueranno la decisione di declassamento adottata alla Convenzione di Berna (dicembre 2024). La Spagna e l’Irlanda si sono opposte durante la riunione del Consiglio dello scorso settembre, mentre Malta, Cipro, Slovenia e Belgio si sono astenuti. Questi Paesi dell’UE (tranne Regno Unito e Monaco) hanno la possibilità di votare contro il declassamento del lupo ai sensi della Direttiva Habitat. Da quando è stata annunciata l’intenzione della Commissione di ridurre la protezione del lupo, in diversi Paesi, come l’Italia e la Spagna, si sono moltiplicate le uccisioni illegali poiché, data la mancanza di chiarezza, è passata l’idea che l’UE sta autorizzando la libera uccisione dei lupi. Questi episodi causano seri rischi per la sicurezza delle persone e morti ingiustificate di lupi, che si aggiungono alle migliaia già uccisi illegalmente ogni anno con armi e veleno o vittime di incidenti stradali, per i quali finora non è stata adottata alcuna soluzione.
Note
- 2K Group EEIG, Blanco, J. C. e Sundseth K., La situazione del lupo (canis lupus) nell’Unione Europea – Un’analisi approfondita, 2023
- M. Fisher e E. Randi, Dati incerti e obsoleti non dovrebbero essere usati per spingere al declassamento delle popolazioni europee di lupo (Canis lupus). Alcune osservazioni sul rapporto di Blanco & Sundseth (2023) per la Commissione europea, aprile 2025. Link: https://www.greenimpact.it/wp-content/uploads/2025/04/Wolf-Blanco-Sundseth-2023-Review-01.04.25._.pdf
- Ricorso di cinque associazioni (causa T-634/24) alla Corte di giustizia europea per l’annullamento della decisione del Consiglio di inserire i lupi nella lista 2024 Causa T-634/24: Ricorso presentato il 6 dicembre 2024 – Green Impact e altri/Consiglio e Commissione. Il ricorso ha ricevuto il sostegno di altre 17 associazioni che hanno fatto un atto di intervento sul ricorso.
- La Polonia ha dichiarato che manterrà una rigorosa protezione dei lupi a livello nazionale, indipendentemente dalle possibili modifiche dell’UE. Wiceminister środowiska: Polska nie zamierza obniżyć statusu ochrony wilka | Nauka w Polsce
- 700 firme di esperti scientifici contro il downlisting (2024) https://drive.google.com/drive/folders/13Y4fuG3OpUKY7Wtw9Y2dMbfpBVeGuyMy 2024, Dichiarazione dell’Iniziativa Grandi Carnivori per l’Europa ( LCIE/ IUCN) contro il downlisting https://lciepub.nina.no/pdf/638670498186284408_LCIE%20-%20statement%20on%20wolf%20downlisting%20proposal.pdf
Ulteriori informazioni:
Nelle sentenze del 2024 relative ai casi (C601/22 e C436/22) in Austria e Spagna, la Corte di giustizia europea ha confermato la necessità di mantenere una protezione rigorosa e che la necessità di garantire uno stato di conservazione favorevole del lupo prevale sulle considerazioni socio-economiche; inoltre il lupo non può essere designato come specie cacciabile a livello regionale quando il suo stato di conservazione a livello nazionale è sfavorevole.
Contatti: Gaia Angelini, presidente Green Impact,gaia.angelini@greenimpact.it | M: + 39 3480586408 Luisa Colasimone, senior press advisor Green Impact | M +351 910 678050 (anche WA/Signal) | + 32 479 100 067 |lglcolasimone@gmail.com
PROTEZIONE DEL LUPO, 41 ASSOCIAZIONI EUROPEE INVITANO LA PRESIDENZA POLACCA DELL’UE A SOSPENDERE OGNI DECISIONE IN ATTESA DI CHIARIRE LE QUESTIONI LEGALI E SCIENTIFICHE by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.