Articolo pubblicato su IUA n° 4, Anno I, Giugno 2014
Colori, profumi e tepore della primavera incipiente penetrano nel borgo dalle porte dell’antica cinta muraria, sbocciano negli orticelli tra le case e nelle connessure delle pietre millenarie delle chiese e dei campanili. Eppure, l’inverno è ancora splendente di neve proprio di fronte a noi, sulle vette del Parco nazionale dei Monti Sibillini, che superano di gran lunga i duemila metri (il Monte Vettore, il più elevato, raggiunge i 2670). Ci troviamo a San Ginesio, nelle Marche, più precisamente nel maceratese: è una cittadina posta su un colle che la espone ai venti del vicino Adriatico, nota sia per i suoi gioielli artistici che per essere una buona stazione climatica. Questi suoi caratteri le hanno valso, nel 2002, il titolo di “borgo più bello d’Italia” nella graduatoria stilata dall’ANCI, l’associazione dei Comuni italiani. Va quindi gustata a passo lento, prendendo esempio dalla chiocciola in bronzo, opera d’uno scultore locale, che fa bella mostra di sé sul bordo d’una fontana pubblica. La nostra passeggiata inizia dalla trecentesca Porta Picena, e ci regala subito la visione del grazioso Ospedale dei Pellegrini, risalente alla fine del sec. XIV e caratterizzato da un bel portico con archi a sesto ribassato, su cui si regge un’ulteriore loggia. Curiosamente, un cartello, peraltro polveroso, ci annuncia che lo storico edificio è “in vendita”, come un qualsiasi volgare condominio…Risalendo la via principale, fiancheggiata da dignitosi palazzi, chiese ed ex-chiese, giungiamo al cuore del paese, la Piazza Gentili, il cui nome ricorda Alberico Gentili, illustre giurista, professore ad Oxford, che qui ebbe i natali alla metà del Cinquecento e che è riconosciuto come l’iniziatore della scienza del diritto internazionale. Sulla piazza si affaccia la Collegiata, di fondazione romanica con facciata tardo-gotica, tanto più originale perchè presenta motivi decorativi d’origine germanica, forse opera di un Enrico Alemanno, come è attestato da una lapide. Anche il campanile, del resto, nella guglia “a cipolla” ricorda i suoi confratelli austriaci… Nell’interno, comunque notevole, la cosa senz’altro più suggestiva è la Cripta-oratorio di San Biagio, decorata da affreschi trecenteschi, d’ottima fattura. Proseguendo oltre la piazza Gentili, l’altra bella chiesa è quella di San Francesco, la quale conserva dell’originaria costruzione duecentesca un notevole. portale strombato. Nell’interno, da segnalare affreschi del Trecento/Quattrocento, tra cui un Miracolo di S. Antonio, attribuito da un cartello all’eccelso Gentile da Fabriano, ma comunque di scuola fabrianese. Ancora un centinaio di metri e si giunge al Colle Ascarano, punto panoramico ora sistemato a giardino pubblico, dal quale la vista spazia su mezza regione. Dovrebbe essere visibile anche l’Adriatico, ma stamani la foschia ce lo occulta. Il consiglio è di tornare a Porta Picena percorrendo i vicoli interni, ricchi di scorci molto suggestivi. Abbiamo omesso, per ragioni di tempo, la visita della sezione antica del Museo-pinacoteca “Scipione Gentili”, presso l’ex chiesetta di San Sebastiano, con reperti archeologici piceni e romani e il corredo della tomba di un principe celtico ritrovata proprio qui. Prima di ripartire, concedetevi un attimo per ammirare di nuovo i Monti Sibillini e, più a sud, i Monti della Laga: mete da tenere ben presenti per la bella stagione…
Fotografie:
- Panorama sui Monti Sibillini da San Ginesio
- L’ Ospedale dei Pellegrini
- La Collegiata
- La fontana della Chiocciola
- La Cripta di San Biagio (Madonna in trono con Bambino)
- Elementi decorativi “germanici” della faccia della Collegiata
- Il portale duecentesco della Chiesa di San Francesco
- Chiesa di San Francesco: “Miracolo di S. Antonio”, attribuito a Gentile da Fabriano
- Panorama sui colli
- Il gatto in cantina…
- La via principale
- La porta medievale s’apre sulla primavera
- La guglia “a cipolla” della collegiata
- La centrale Piazza Gentili
Articolo e fotografie di Gianni Marucelli
© Copyright 2014 Gianni Marucelli
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San Ginesio, un balcone sui monti Sibillini by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.