Di Maria Iorillo
Ogni castello è scrigno di storia e di bellezza, un anello di congiunzione tra le varie epoche che hanno costruito la nostra storia. E sul nostro territorio sono migliaia le imponenti strutture merlate che s’innalzano a testimoniare i poteri e gli eventi di un passato più o meno lontano.
Recentemente ne ho scoperto uno a 15 km dal centro di Roma, il Castello di Lunghezza, un monumento nazionale che ha una storia lunga quasi 3000 anni. I primi insediamenti umani, nella zona ove sorge il castello, risalgono all’età Paleolitica e a quella del Bronzo. Nel 600 a.c. vi sorgeva l’antichissima città di Collatia e la leggenda della sua regina Lucrezia è alla base della nascita della repubblica romana. Nel corso dei secoli il luogo è stato una villa romana, un monastero benedettino nell’alto medioevo, e infine un castello proprietà di famiglie come i Medici e gli Strozzi. Nel 1881 il giovane medico e scrittore svedese Axel Munthe, con la sorella dell’ultimo erede del castello Piero Strozzi, trasformò l’ala più medievale del castello in una clinica di convalescenza. E durante la seconda guerra mondiale il castello divenne Comando Generale dell’esercito tedesco.
Ha ospitato tra le sue mura personaggi celebri e importanti quali Jacopone da Todi, Bonifacio VIII, Michelangelo, Caterina de’ Medici, e da ultimo, intorno agli anni novanta, Carlo d’Inghilterra in un suo breve soggiorno a Roma. Un emblema, quindi, non meno importante di altri siti, della storia di Roma.
Dopo un lento e costante degrado della struttura, oggi un grande recupero del castello sta avvenendo grazie a una serie d’iniziative che lo stanno portando agli antichi splendori. L’iniziativa più importante è dedicata ai bambini: “Il Fantastico Mondo del Fantastico”. Nella suggestiva cornice del castello e del suo parco, i bambini (o con le famiglie in giorni festivi o con le scuole) hanno l’opportunità di incontrare i personaggi più amati del mondo delle fiabe e i più noti supereroi. Con spettacoli dal vivo, alcuni nelle sale del castello e altri in vari angoli del parco, i bambini rivivono le scene più importanti delle fiabe e interagiscono con i loro eroi. Infatti, spesso gli attori (molto bravi), nelle loro perfomance, coinvolgono direttamente i bambini nella fiaba. Così tra il valzer di Cenerentola, l’incontro tra la Bella e la Bestia, l’estrazione di Excalibur dalla roccia, le magie del genio della Lampada, e duelli vari, i bambini, ma anche i grandi, trascorrono ore fantastiche.È l’esperienza che, proprio nei giorni scorsi, ho vissuto personalmente con i miei alunni di classe seconda. Un percorso davvero unico e stimolante, dove tutti, grandi e piccini, ci siamo divertiti, rivivendo le fiabe e le avventure, scrigni di sogni e di meraviglie, che fin da piccoli ci accompagnano.
Ma è stato altrettanto affascinante attraversare le sale ricche di arredi delle epoche passate, con decorazioni e allestimenti originali, i lunghi corridoi semibui tra busti e armature. I bambini hanno osservato esterrefatti e incuriositi gli ambienti del castello, hanno posto tante domande pertinenti. Così come piacevoli sono state le passeggiate nel verde parco, tra viali ombrosi e incantati, per spostarci da un allestimento fiabesco a un altro. Sicuramente i bambini hanno portato via immagini e nozioni che li hanno avvicinati un po’ di più alla storia e alla conoscenza.
Ben vengano, quindi, queste iniziative che contribuiscono, in maniera così originale e creativa, al recupero del nostro patrimonio storico- culturale e che, contemporaneamente, coinvolgono i nostri bambini a ri-percorrere in modo giocoso i passi della storia reale e fantastica.
© copyright Maria Iorillo 2014
Fonte delle fotografie:
www.castellodilunghezza.it
http://rete.comuni-italiani.it
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