Recensione pubblicata su IUA n° 11, Anno III, Dicembre 2016
Le pagine del farmacista Alberto Pestelli si tingono di giallo. A dire il vero, l’autore del “Guardiano del grano” (Ferrari editore), di “Una notte su Monte Ceceri” e de “Il diario di un ciclista fiesolano in fuga” (Youcanprint), aveva scritto anni addietro un simpatico romanzo poliziesco “I Galli di Castel de’ Doddi” che ha riscosso un discreto successo. Adesso ci riprova con una serie di racconti lunghi raccolti in tre trilogie. La prima di questa avventura in giallo sarà disponibile, molto probabilmente, tra una quindicina di giorni. Ma leggiamo quel che vi ha trovato in questi primi tre racconti la nostra collaboratrice di Roma Maria Iorillo.
Un etrusco tra i nuraghes, la nuova trilogia di Alberto Pestelli
Letto in anteprima da Maria Iorillo
La Sardegna è una terra dai colori e profumi aspri e succosi, dalle coste caraibiche lambite da acque cristalline, pulite e così trasparenti da lasciar vedere il fondo. Ed è in quest’isola incantevole che Cosimo Fantini (fiorentino di nascita), maresciallo dei carabinieri in pensione, dopo una vita trascorsa a Cagliari a servizio dell’Arma, decide di rimanere per vivere pienamente gli affetti famigliari e le sue passioni.
L’ex funzionario ama scrivere articoli enogastronomici per una rivista di turismo e svolge indagini segrete per conto del Generale. E, proprio sulle tracce dei delinquenti, ripercorre i paesaggi, la storia antica e varia dell’isola, e, da buongustaio dal palato fine, ci racconta anche di vini e di piatti che attingono alla tradizione sarda.
La Sardegna, anche se protagonista, non è l’unico luogo scelto per le ambientazioni dei racconti. Infatti, il nostro investigatore di tanto in tanto sbarca sul continente e continua le sue indagini tra Roma e la Toscana. Nel primo racconto, addirittura, si viaggia dalla Sardegna all’Afghanistan, dove Cosimo ha trascorso lunghi periodi e dove inizia il percorso del primo caso che gli viene affidato e che gli permette di conoscere la donna che diverrà la sua compagna di vita.
Lo scrittore affida al suo eroe il compito di sbrogliare l’intricato filo della matassa del caso e di ricostruire l’esatto e imprevisto svolgimento dei fatti. Il giallo non punta solo a stupire il lettore con colpi di scena e con le qualità deduttive del detective, ma propone un’indagine poliziesca attenta e meticolosa grazie anche all’aiuto di un informatico (il genero Mariano) e di una Tenente del R.I.S. dei carabinieri (la figlia Laura) presenti nella famiglia Fantini.
Non abbiamo il solito poliziesco, ma una storia di vita vissuta, di emozioni. Sullo sfondo ci sono la famiglia, l’amore e quei valori che danno “gusto” alla vita in un mondo sempre più frettoloso e distratto.
Sono tante le tematiche che vengono affrontate e tutte centrate sui sentimenti umani perché sensibile è l’animo di chi ha ideato le belle storie, mai noiose e mai prevedibili, raccontate in questo libro e nei successivi… perché altri racconti attendono di venire stampati e affidati alla lettura di chi ama il giallo e non solo. Il lettore apprezzerà sicuramente lo stile di Pestelli e il suo linguaggio semplice, attento e curato.
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