Articolo pubblicato su IUA n° 8, Anno III, Settembre 2016
Un altro passo della regione più civile d’Europa verso il ritorno al medioevo
Tempi durissimi in Toscana per tutti gli ungulati: dopo che la cosiddetta “Legge Remaschi” ha consentito la caccia a tutte le specie (in particolare ai cinghiali) per l’intero anno, è stata confermata la decisione di “eradicare” – esangue sinonimo di “sterminare totalmente” – i mufloni presenti in centinaia di esemplari nelle isole del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Il muflone non è un animale autoctono, è stato importato dalla Sardegna a scopi venatori, si è progressivamente diffuso e ora la sua massiccia presenza è stata giudicata incompatibile con gli ecosistemi vegetali.
I capi presenti, in particolare all’Isola d’Elba, sono 500-600, e il numero relativamente limitato aveva fatto supporre che il problema potesse essere risolto in modo incruento, mediante il “rimpatrio” in Sardegna, dove attualmente la specie non se la passa molto bene; tuttavia, la proposta avanzata dal Gruppo d’intervento giuridico onlus è stata rigettata sia dalle autorità toscane che da quelle sarde, in quanto troppo costosa, per le indagini preliminari di tipo genetico e sanitario che sarebbero state necessarie sugli animali da traslocare, sia per le operazioni di cattura e trasporto.
Evidentemente, il costo di un proiettile (pochi centesimi) è stato giudicato più abbordabile…
A nessuno di coloro che decidono, certamente, importa qualcosa del parere delle associazioni ambientaliste e animaliste, che da sempre si oppongono a questo genere di soluzioni. E nemmeno di quello delle associazioni naturalistico-turistiche o di trekking, per le quali gli animali selvatici presenti sul territorio costituiscono una ricchezza.
Capraia, ad esempio, è una bellissima isola il cui fascino è accresciuto dalla possibilità di osservare (ci vuole molta pazienza) i mufloni al pascolo; anche le poche decine di individui che vivono qui ovviamente saranno eliminati a fucilate.
È molto triste che una Regione evoluta come la Toscana non riesca a trovare altri modi di risolvere un problema ambientale quale quello dell’eccessiva presenza di certe specie, se non con stragi concepite e realizzate col solo plauso delle associazioni venatorie (è evidente) e, talora, di quelle dei coltivatori – non è il caso dei mufloni delle isole.
Ed è ancora più triste che, mentre si deliberano queste uccisioni, si sia pienamente consapevoli del fatto che i cacciatori continuano a favorire il riprodursi delle prede mediante illegali pasturazioni invernali, come essi stessi non esitano ad ammettere.
Insomma, anche in questo campo esistono furbi, furbetti e beati ignoranti, basta che la gente perbene non veda, non senta e, preferibilmente, non parli…
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E intanto si registra il primo impallinamento grazie a questa sconsiderata legge… Un camionista è stato colpito e ferito da un proiettile per la caccia agli ungulati mentre guidava sull’Autopalio Firenze-Siena. Questi di seguito sono i link dove la notizia è stata riportata:
http://www.gonews.it/2016/08/26/camionista-colpito-un-proiettile-vagante-sullautopalio/
http://www.quinewsvaldelsa.it/valdelsa-pallottola-vagante-trovato-il-responsabile.htm
TOSCANA: DECISO LO STERMINIO DEI MUFLONI NELLE ISOLE DELL’ARCIPELAGO by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.