Articolo pubblicato su IUA n° 1, Anno IV, Gennaio 2017
È una istantanea foto dal passato del lavoro contadino questa piazza CIVILTÀ CONTADINA di Arcene BG.
Ci prende per mano e con la stessa mano, in un segno di ad locutio, ci indica le immagini che hanno caratterizzato la civiltà contadina arcenese.
Ci parla nell’eco di uno spazio temporale di uno spaccato tangibile e autentico tra archi, ballatoi, travi, mattoni, aie, stalle, focalizzati sulle arti e sui mestieri che hanno caratterizzano il lavoro contadino.
Qui, come graffiti, si sono stagliati tutti gli elementi della natura, oscillanti come le spighe di grano, vaporosi come il fieno d’estate, colorati di papaveri e fiordalisi.
Ogni ombra del sole, disegna qualche cosa di unico e va al di là del mero gesto operativo.
È il contadino curvo con la ranza, la sua sposa a menare la polenta, i figli a bere nella secchia il latte appena munto.
Sono le galline che grattano il terreno, un maialino e la sua scrofa, mamma mucca ed un vitello dal vagito neonato.
Ogni illusione di luccichio sul selciato richiama le pozze d’acqua piovana, la neve candida, la borda settembrina.
Le sorprese sostituiscono le parole per descrivere queste sensazioni di vita che sfociano da un senso di rispetto e riconoscenza.
Sensazioni che scorrono come le immagini su di uno schermo di quei cinematografi degli anni trenta, che richiamano le candide lenzuola al profumo di bucato.
E non finisce mai d’appagarsi lo sguardo in questo girotondo basculante in lungo, in largo e in alto, di questa piazza, che costituisce il cuore del contesto famigliare di una Comunità.
È un museo a cielo aperto un qualche cosa dal valore vitale silenzioso che ci sussurra il nostro senso di appartenenza a quel valore che si chiama CIVILTÀ CONTADINA cuore pulsante di questa piazza.
Lombardia – Arcene (BG), piazza Civiltà contadina by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.