Gentili lettori, dal 01 dicembre, come forse già saprete, prende avvio l’inverno meteorologico che di fatto è la stagione che attira le maggiori attenzioni di tutti gli appassionati della materia i quali, è inutile dirlo, sono amanti della dinamicità atmosferica ma soprattutto della neve. Sono oramai diversi anni, oltre i dieci, che la stagione invernale, sicuramente al pari dell’estate, risente del nuovo ciclo climatico condizionato dal surriscaldamento globale, che è andato a modificare la circolazione atmosferica. Tra i tre mesi invernali, probabilmente dicembre è quello che ha risentito maggiormente di tali modifiche ed il perché è da ricercare nel raffreddamento del vortice polare legato alla stratosfera. Di per sé potrebbe sembrare un paradosso, ma in realtà la maggiore presenza di anticicloni che si registrano d’inverno in modo particolare nel Mediterraneo è dovuta proprio alla compattezza del vortice polare, compattezza che si collega al notevole raffreddamento nella parte più alta dell’atmosfera terrestre. Il mese di dicembre generalmente è quello in cui il vortice polare risulta più forte e compatto. Di seguito vi postiamo due grafici; uno riporta la temperatura alla quota di 10 hpa (31.050mt) ed un altro, già postato nei mesi procedenti, indica la previsione dei venti zonali da qui fino ai primi giorni di gennaio 2025.
Generalmente più è fredda la stratosfera e più i venti zonali sono sostenuti (per intenderci quelli che vanno in direzione ovest-est) e più sarà probabile che il tempo nelle medie-basse latitudini, come il Mediterraneo, si mantenga stabile e dominato dagli anticicloni che portano bel tempo e tutt’al più nebbie con inversione termica. Nei due grafici postati sopra, si nota come la temperatura in stratosfera abbia raggiunto dei picchi notevoli di raffreddamento (al di sotto della linea che indica la media del periodo) e come i venti siano visti molto sostenuti (sempre sopra la linea media) da qui alla fine dell’anno. Analizzando tutto questo si potrebbe dare per scontato un ennesimo non inverno o quanto meno un dicembre dominato ancora una volta da anticicloni. Andando però a prendere in considerazione altri parametri e soprattutto a vedere il reale stato di salute del vortice polare troposferico, ovvero quello con cui alla fine dobbiamo fare i conti in casa nostra, quasi in maniera sorprendente possiamo notare come vi siano ad oggi molte probabilità che la troposfera almeno per dicembre non voglia seguire il condizionamento della stratosfera, come se volesse agire un po’ per conto proprio. I due grafici postati di seguito e presi in prestito da “www.stratobserve.com” fanno riferimento: il primo all’indice NAM che, andando molto a semplificare, indica il reale grado di compattezza del vortice polare. I colori più caldi nella parte bassa, corrispondente alla troposfera, indicano proprio come quest’ultima non intenda recepire del tutto il raffreddamento (colori più chiari) imposto dall’alto. Il secondo grafico invece, se lo si va ad analizzare con attenzione, mostra, nell’estrema parte destra, una striscia di colore acceso/caldo (tendente al marrone/rosso) che si estende su tutta la colonna atmosferica presa in considerazione. Se tale previsione risulterà confermata allora è lecito attendersi la ripresa di flussi di calore subito dopo il 10 del mese. I flussi di fatto è come se servissero per dare nuova linfa alla troposfera consentendo gli scambi di calore che a loro volta sono quelli che rendono il tempo più dinamico e variabile.
Riepilogando quanto è stato scritto sopra, nonostante siamo nuovamente in presenza di una stratosfera fredda e di un vortice polare forte, è lecito attendersi per il mese di dicembre un tempo molto variabile ed a tratti perturbato. I primi giorni del mese dovrebbero essere quelli con tempo relativamente più stabile e mite anche se il cielo si presenterà spesso nuvoloso per via del passaggio di modeste perturbazioni o coperture nuvolose. Tra l’inizio della seconda decade e la metà del mese, quindi subito dopo la ripresa dei flussi di calore, potrebbero esserci i primi scambi meridiani con affondi perturbati a ridosso del Mediterraneo. Non ci attendiamo temperature particolarmente gelide, ma sicuramente neve sui monti anche a quote relativamente basse e piogge frequenti in pianura, con clima dai connotati invernali. Concludiamo questo articolo augurando buone feste di Natale a tutti i nostri lettori.
Le previsioni meteo del mese di dicembre 2024 by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.