Articolo pubblicato su IUA n° 10, anno IX, Novembre 2022
Gentili lettori, il mese di ottobre è andato oltre ogni previsione ed è stato senz’altro uno dei più caldi da quando si effettuano le osservazioni. Di seguito vi postiamo una mappa delle anomalie riscontrate. In buona parte del centro-nord Europa, compresa la nostra Italia settentrionale, si sono avuti circa 3° oltre le medie del periodo. (Foto 1 a fianco) Il fatto ancora più importante è che in buona parte d’Italia il mese si è concluso senza alcuna variazione nei pluviometri. Fatta questa doverosa premessa come punto di partenza, vi diciamo subito che a livello di circolazione atmosferica si iniziano a vedere dei piccoli segnali di cambiamento, che consentiranno tra il 03 ed il 05 del mese di avere delle precipitazioni che potrebbero essere anche rilevanti in alcune zone soprattutto del nord-ovest. Ad ogni modo la perturbazione sarà molto veloce e poco significativa rispetto al bisogno di acqua che ha tutto il nostro territorio nazionale. Già da domenica 06 assisteremo ad una nuova rimonta dell’alta pressione che ci porterà nuovamente tempo stabile e soleggiato. Dal punto di vista delle temperature, assisteremo senz’altro ad un sensibile abbassamento dal 04 del mese, con la colonnina di mercurio che per qualche giorno tornerà nelle medie del periodo prima di far registrare un nuovo rialzo termico, ma per fortuna non così pronunciato come abbiamo avuto ad ottobre. Il mese di novembre purtroppo dovrebbe essere nuovamente un mese con scarse precipitazioni, quanto meno nella prima metà. Nella seconda parte del mese la novità più importante è che, in corrispondenza di un possibile indebolimento del vortice polare, dovremmo assistere alle prime vere discese di aria fredda dal nord-Europa con una variazione significativa nello schema circolatorio dell’ultimo mese e mezzo.
In effetti, a cavallo tra la fine di novembre e tutto il mese di dicembre, ad oggi i modelli fisico-matematici più importanti prevedono maggiore dinamismo atmosferico anche nel Mediterraneo. Il vortice polare, dopo l’attuale fase di rinforzo, dovrebbe rimanere debole e disturbato almeno fino alla fine dell’anno e questo consentirebbe, come abbiamo già ipotizzato nell’ultimo articolo, un inverno più piovoso ed a tratti anche più freddo rispetto agli ultimi anni. In termini di consumo di gas, dopo gli scarsi o nulli consumi del mese di ottobre, forse una prima accensione degli impianti di riscaldamento domestico potrebbe essere necessario farla a ridosso del primo fine settimana di novembre ma poi, subito dopo, ed almeno fino a metà mese, potremmo tornare nuovamente a risparmiare.
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