EVITIAMO L’ASFALTO SULLE SPONDE DEL FIUME
Articolo pubblicato su IUA n° 7, anno IX, Luglio-Agosto 2022
Sono in corso da parte di Coordinamento Fiab Toscana azioni per sollecitare la Regione Toscana a completare il progetto di Ciclovia dell’Arno, un percorso destinato a unire i 250 km da Stia a Marina di Pisa, passando attraverso 4 Province, 48 Comuni, 2 Comunità Montane, 3 Consorzi di Bonifica e 2 Parchi Regionali. Tali percorsi sono visti in un contesto di utilizzo a livello sia turistico sia di spostamenti quotidiani. In tale ambito viene richiesto un miglioramento della progettazione per migliorare la sicurezza e la qualità del percorso. Tali interventi dovrebbero rendere “l’infrastruttura più attrattiva, sicura e durevole nel tempo con interventi quali asfaltatura, messa in sicurezza di incroci e attraversamenti stradali, alberature e il mantenimento in efficienza…”, come si legge in un recente comunicato FIAB. Fermo restando un inderogabile obiettivo di promuovere la mobilità ciclabile in tutte le sue forme, e in considerazione comunque dell’avanzato stato dell’opera, Pro Natura Firenze invita tutti i Soggetti coinvolti, dalla Regione Toscana alle Amministrazioni Locali, e le Associazioni che promuovono il progetto, a una serie di verifiche delle specifiche dell’intervento. Si sottolinea che solo ipotizzare una cementificazione con vie ciclabili degli argini, in un contesto naturalistico e storico di assoluta importanza, è totalmente fuori luogo. Solo nel tratto fiorentino l’ecosistema è caratterizzato da ben 156 specie di avifauna nidificante e/o svernante insieme a numerose specie di piante, pesci, invertebrati, anfibi, rettili, mammiferi. Sottoporre questo ambiente alla costruzione di vie ciclabili addirittura asfaltate è semplicemente assurdo. Invece va richiesto un buono stato degli argini, presenza di sentieri percorribili in terra battuta, rigorosamente non asfaltati e valorizzazione dell’ambiente naturale a partire dalla protezione della vegetazione riparia e un’accurata programmazione ecosostenibile degli sfalci. Vicino al fiume si deve andare solo a piedi, in mountain bike, e a piccoli gruppi. Inoltre devono essere privilegiati i percorsi già esistenti, rendendo a esempio “ciclabili” le strade o segnalando quanto già esiste. Alcuni esempi.
La Gola della Gonfolina è uno dei luoghi più spettacolari dell’Arno, di notevole importanza storica, naturalistica e paesaggistica. Al suo interno passano già la via Livornese sulla riva sinistra, la ferrovia e una strada panoramica sulla destra. Resta difficile anche solo ipotizzare una pista ciclabile, le strade esistenti sono già sufficientemente panoramiche e non molto trafficate. È sufficiente a esempio introdurre cartellonistica stradale che segnali che il percorso è una via ciclabile invitando gli automobilisti all’attenzione e a moderare la velocità.
Il Ponte di Bruscheto con il suo mulino (detto anche Ponte di Annibale), nei pressi di Figline Valdarno, è un affascinante luogo che ci ricorda le antiche vie gestite dai monaci Vallombrosani che collegavano vari luoghi della Toscana. Parte delle arcate sono ancora miracolosamente in piedi dopo secoli, è un luogo in cui si respira la storia in ogni pietra. Qui le necessità sono in primo luogo il restauro dell’antico mulino e la realizzazione di un percorso che consenta al visitatore di vedere il ponte in sicurezza; in secondo luogo di creare cartellonistica e segnalazioni che permettano di raggiungerlo tramite il sentiero sterrato presente. Non immagino la realizzazione di una “pista ciclabile”.
La Badia a Settimo, uno dei luoghi più ricchi di storia e arte dell’hinterland fiorentino, è già oggi assolutamente ben raggiungibile in bicicletta dal centro di Firenze, con sentieri lungo l’Arno. La realizzazione recente del ponte ciclo-pedonale ne permette a esempio il suo immediato collegamento in bicicletta dal Parco delle Cascine. Ma esiste, alle Cascine, una cartellonistica che avvisi di tale percorso? Esiste un’azione di tipo culturale e promozionale che renda il turista consapevole di questa meraviglia storica e artistica, e lo informi dei suoi orari di apertura? Esistono spazi adeguati al parcheggio delle bici fuori del monumento?
Pro Natura Firenze è a disposizione per approfondire e discutere le questioni in oggetto, con i propri contributi, nell’obiettivo di raggiungere una vera mobilità sostenibile.
<strong>LA CICLOVIA DELL’ARNO, PROPOSTE DI PRO NATURA FIRENZE</strong> by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.