Articolo pubblicato su IUA n° 3, Anno III, Marzo 2016
Un feroce attacco alla biodiversità…
Così la LIPU e l’ENPA definiscono l’attuale tentativo, in atto nella Commissione parlamentare ambiente, di “assassinare” quel miracoloso complesso di Parchi e Aree naturali che, con fatica, il nostro Paese ha messo in piedi negli ultimi quarant’anni. Il “vulnus” è ancora rappresentato dalla questione “caccia”, che si vuole introdurre ovunque (è di oggi la notizia che in Trentino Alto Adige
si starebbe per liberalizzare del tutto l’attività venatoria). Lo apprendiamo dalla rivista on line “Italiambiente”, quasi identica nel nome alla nostra, e comunque vicina nell’approccio alle problematiche ambientali. Riportiamo perciò un ampio stralcio dell’intervento della collega Elena Livia Pennacchioni, complimentandoci con lei per la puntuale informazione: (da www.italiambiente.it).
«Mentre l’attenzione del Paese è rivolta all’aula del Senato, al tema delle Unioni Civili, in Commissione Ambiente del Senato si consuma un gravissimo atto di guerra contro il sistema dei Parchi e delle Aree Protette, attraverso l’introduzione di un vero e proprio regime di caccia contro tutte le specie e per tutto l’anno”. Lo dichiarano l’Ente Nazionale Protezione Animali e la Lipu-BirdLife Italia in merito alle votazioni al Senato del testo unico di riforma della legge 394/91 sulle aree protette.
In quella che può diventare una giornata nera per la protezione della natura in Italia, sono stati respinti in Commissione Ambiente quegli emendamenti all’articolo 10 della legge di riforma delle aree protette, che stravolge la legge sui Parchi, nata con una vera conquista di civiltà per il nostro Paese. Il testo scritto dalla 13esima Commissione Ambiente e Territorio, e in particolare dal relatore, Massimo Caleo, apre i parchi alla mercé della caccia, travestita da “controllo faunistico”. Si potrà abbattere o catturare fauna selvatica tutto l’anno, in ogni periodo e di ogni specie, con danni gravissimi alla biodiversità, all’ambiente e alla sicurezza dei cittadini che frequentano i parchi per goderne le bellezze. “Un attacco feroce alla biodiversità, che mai in tanti anni avevamo visto, neppure nei peggiori momenti di caccia selvaggia – proseguono Enpa e Lipu – Il Governo intervenga e fermi questo potenziale disastro, che azzera la sostanza della protezione ambientale d’Italia e consegna le migliori aree naturali italiane alle doppiette. E non è l’unica cosa pessima di questa riforma e tuttavia è un fatto gravissimo e di estrema emergenza, per il quale chiameremo a raccolta e alla massima mobilitazione i nostri associati, tutte le associazioni, tutti i cittadini italiani che plebiscitariamente si sono pronunciati in difesa dei Parchi, contro un vero atto di guerra alla natura, su cui il Governo non può tacere».
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