Gli occhi della sabbia sono freddi

l’oro è un residuo d’estate 

che appartiene al miraggio.

C’è una barca che vibra 

quei colori agostani

le giriamo intorno

ha una stasi che uccide

ogni fantasia di solcare 

rotoli d’onda.

La visuale schiarisce lo sguardo

ma la mente resta scura

e oscuro è questo tempo.

Lunghi tentacoli dall’acqua 

mimano gesti antichi 

di rappresaglie e morti soffocate.

Chi siamo, su questa spiaggia

quanti siamo ad accorgerci

dell’autunno che addomestica

l’azzurro?

Il mare è un serpente turchino

non vediamo la sua testa 

né la sua bocca aperta

che ingoia sale e ci addenta.

Il richiamo degli uccelli candidi

è lontano

molti di noi continuano ad attenderlo

ostinati

affondando i passi verso quell’alba veloce

che non vuole essere dimenticata.

Il legno della barca canta 

una canzone di ottobre.

Iole Troccoli 29 agosto 2021

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CC BY-NC-ND 4.0 Gli occhi della sabbia sono freddi by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.