Articolo pubblicato su IUA n° 4, Anno III, Aprile 2016
Mai avrei visto questo piccolo maniero se non fosse stato grazie a Pro Natura Firenze. Una visita – purtroppo solo dall’esterno, perché il castello ospita un resort – che i responsabili della storica associazione ambientalista fiorentina hanno organizzato per percorrere insieme i sentieri e strade vicinali del Chianti fiorentino. Il tutto impreziosito, alla fine del pomeriggio, da una gustosa merenda con l’olio nuovo, formaggi e affettati e buon vino in un villaggio poco distante dall’antico castello.
Attualmente adibito a resort, il piccolo maniero si trova nel versante che guarda la valle della Greve nel comune di San Casciano in Val di Pesa, in provincia di Firenze.
La prima struttura edificata fu la torre quadrata (XI secolo) usata come baluardo di difesa di quella che fu considerata una delle più importanti vie di transito tra Siena e Firenze. La Posta al centro della facciata principale, la torre quadrata è il nucleo originario del castello. Sicuramente ha vissuto gli eventi delle lotte tra Guelfi e Ghibellini, tra Firenze e la scomparsa città di Semifonte (si trova nel territorio di Barberino Val d’Elsa).
Il castello ha la forma di un quadrato ai cui angoli sono state costruite, nel XV secolo, quattro torri cilindriche che hanno impreziosito esteticamente la costruzione.
Fino al XV secolo appartenne alla famiglia dei Bardi. In seguito, fu acquistato dalla famiglia Soderini, la stessa che dette i natali al famoso Gonfaloniere della Repubblica fiorentina, Piero.
I Soderini persero il castello (fu abbandonato a se stesso) al ritorno dei Medici. Nel 1623 gli fu restituito. Nell’800 appartenne ai Rosselli Del Turco, poi ai Lemmi, che la vendettero ad Arnaldo Cagnina, scrittore (nel ‘900). Dopo essere stato ceduto alla famiglia Arcaini e, infine alla famiglia Beringer Blass, che l’hanno trasformato in un’azienda vinicola e olearia ed è presente nella struttura un resort e ristorante.
L’area esterna è di libero accesso e può essere sfruttata come base per varie scarpinate per gli amanti delle camminate immersi in un ambiente unico, come solo il Chianti sa offrire. Aria pulita, serenità in qualsiasi momento dell’anno. Personalmente, il periodo che amo di più per visitare la campagna fiorentina, è l’autunno. I filari delle vigne si dipingono con i suoi colori accesi e spiccano tra i poggi di cipressi, gli olivi e l’azzurro intenso di una giornata limpida, dove, ogni tanto, si affaccia una piccola nuvola candida che guarda in basso e lesta se ne va.
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