Poesia pubblicata su IUA n° 3, Anno VI, Marzo 2019
Sciacqua sciacqua
bagna bagna
si ritrae si arriccia
è tutto nuvola bucata
spende i suoi riflessi
su una battuta di sabbia
si inorgoglisce
crea
spaventa i suoni
ne compone di altri
mostri bellissimi
si ferisce con le alghe
sogna e percuote
fiocca sulle rocce
aumenta e ingombra
si sminuisce
sparisce tra le pietre
fondale timido
aggiusta gli orli
piange e insinua
crepe azzurre
estatico ti abbraccia
è occhio
mondo liquido così vicino
arretra ma non ha limiti
diventa bolle
gas che si permette fuoriuscite
è maschio femmina
gemito di oscurità
la notte canta ai pesci
sbatte le code
millecolori
impiantito duro bianco
scivolo di orsi
angolo di cielo caduto
a bada di scogli
cantilena testarda
manoscritto vergato dalle vele
onda fenomeno
zac, si chiude
ed è ventaglio
giallo
a volte rosso sangue
si apre e sboccia
lento sussurro tra api
e ombrelloni
alto si annuncia
e poi pare serpente
turchino fa le favole
e s’inabissa
al fondo è nero nero
sconosciuto ospite
terra altra che non si specchia
mantra antico
uovo
magari presenza d’incubo
ma, la Bellezza.
Iole Troccoli 8 febbraio 2019
MARE by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.