Articolo pubblicato su IUA n° 5, Anno IV, Maggio 2017L’ultimo aggiornamento di questa rubrica risale alla seconda parte del periodo invernale, quando per la primavera si ipotizzavano per buona parte del nostro paese delle precipitazioni anche superiori alla norma o comunque abbondanti. In realtà, fino a tutto il periodo pasquale le occasioni per incrementare le falde acquifere sono state molto poche, soprattutto nel nord Italia dove, a incominciare dal dato inconfutabile del basso livello dei laghi, ci si è incominciati a preoccupare in vista della stagione estiva. Poi pian piano, da metà aprile in avanti, la situazione ha iniziato lentamente a cambiare con i primi quantitativi di pioggia. Fa un po’ senso parlare di rischio siccità al nord e non al sud, il quale negli ultimi inverni ha ricevuto molte più precipitazioni anche nevose rispetto a quanto avvenuto al settentrione. In realtà, le cose potrebbero presto prendere una piega di maggiore normalità, sia nel breve termine che nel lungo.
Per quanto riguarda il mese di maggio, per buona parte della prima metà dovremmo avere, per il dispiacere degli amanti delle gite fuori porta come il sottoscritto, ripetute occasioni per piogge abbondanti il tutto il centro-nord del paese, per intenderci dal Lazio in su, con qualche sconfinamento occasionale in Campania. Già il primo maggio abbiamo avuto piogge molto importanti, soprattutto su Piemonte e Liguria di ponente. ma dal 03 in poi le occasioni si dovrebbero estendere a tutto il centro Italia. Una nuova perturbazione, anche intensa, è prevista poi a partire dal primo fine settimana del mese, con coinvolgimento delle stesse zone. Anche per il proseguo del mese, al momento, i principali modelli fisico-matematici utilizzati a livello mondiale per le previsioni non prevedono una stabilizzazione delle condizioni meteo per tutto il centro-nord. Al contrario il tempo, per tutto il periodo preso in considerazione, dovrebbe risultare molto più soleggiato al centro-sud con temperature ben più gradevoli di quelle che si registreranno al nord.
Vogliamo vedere un lato positivo delle cose? Con le piogge previste nelle prossime due settimane dovremmo evitare un’estate senza scorte d’acqua per tutte le pianure del nord, ed inoltre le abbondanti nevicate che si sono avute dalla metà di aprile in poi, a quote anche medio-basse nelle Alpi, dovrebbero aiutare i ghiacciai a difendersi meglio, sempre in vista della stagione estiva. Inoltre altre nevicate sono previste da subito fino a circa il 10-12 di maggio. Le temperature in effetti, dopo essere state abbondantemente sopra media da febbraio a metà aprile, ora sono rientrate in media e localmente anche al di sotto, almeno al centro-nord. In base alle previsioni attuali è difficile pensare che maggio, al contrario di quanto avvenuto soprattutto a febbraio e marzo, faccia registrare delle temperature molto sopra media. Per come la natura ci ha abituato negli ultimi anni non è però da escludere che entro la fine del mese possa farci la sua prima visita stagionale l’anticiclone africano; ad ogni modo le prime ipotesi per la stagione estiva non sono così roventi. Al contrario, ci sarà da preoccuparsi di non avere una stagione troppo instabile. Il mese di maggio poi viene considerato da molti come importante elemento di osservazione rispetto a quanto potrà poi accadere durante la prossima stagione invernale. Alcuni esperti, che frequentano i forum presenti in rete, iniziano a scorgere, a incominciare dalle diverse anomalie nelle temperature delle acque superficiali degli oceani, dei segnali per una svolta rispetto a quanto avvenuto negli ultimi quattro anni e quindi a un rientro a condizioni di maggiore normalità, con più episodi di freddo e neve al centro-nord. Ma di questo ne riparleremo più avanti. Buon mese di maggio a tutti i nostri lettori.
Alessio Genovese
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