di Alberto Pestelli
Nel comune di Rapolano Terme, in terra di Siena, esiste un piccolo borgo chiamato Poggio Santa Cecilia. Se guidando lungo la superstrada Siena-Bettolle, poco dopo l’uscita per Rapolano Terme (venendo da Siena), distogliamo solo per un attimo (con molta prudenza) lo sguardo dalla strada, si può osservare questo borgo su di una collina boscosa.
Si tratta di un villaggio fortificato di cui non si conosce con esattezza l’origine. Infatti non si trovano documenti prima del XII secolo che attestino la sua esistenza.
Tuttavia, secondo alcuni ricercatori, pare che il luogo fosse già abitato all’epoca degli etruschi.
Attualmente Poggio Santa Cecilia è completamente abbandonato e non più aperto alla “gente”. Eppure ha un passato interessante e la piazzetta centrale lo testimonia con evidenza: Giuseppe Garibaldi, nell’agosto del 1867, soggiornò nel borgo per curare la ferita subìta in Calabria alle terme della vicina Rapolano.
In piazza Garibaldi c’è una targa a ricordare l’evento storico anche se la lapide riporta una data errata. Infatti parla del mese di luglio mentre l’eroe dei due mondi arrivò a Poggio Santa Cecilia il 14 agosto come riportato giustamente dal cartello turistico nei pressi del borgo abbandonato.
Al borgo-Castello si accede dalla porta medievale che è sormontata dallo stemma della casata dei Tadini-Buoninsegni. Si sviluppa lungo la strada principale che conduce alla chiesa e alcune vie parallele. Spicca la grande casa dei conti Tadini-Buoninsegni e la chiesa di San Pietro a Poggio Santa Cecilia che conserva alcuni pregevoli affreschi e un organo a canne.
Attualmente il Castello è chiuso a catenaccio e molte sono le imposizioni di non introdursi. Il luogo è in vendita, ma secondo il nostro direttore che mi ha fatto pervenire le foto da lui scattate in questi giorni, tutto appare in stato di abbandono.
Come il professor Marucelli mi ha fatto sapere, si percorre per accedere al borgo, un viale di più di un chilometro che sale dagli annessi della fattoria– anche questi in parte molto trasandati – di proprietà del castello. Vi è pure una sede commerciale e tecnica dove si lavorano e si commerciano i vini della fattoria.
Tutto abbastanza moderno ma all’interno non c’era un’anima a cui chiedere informazioni. L’impressione che il professor Marucelli ha avuto è che, anche qui, vi sia stato un tracollo finanziario e che anche di giorno feriale non debba esserci anima viva! Nei pressi del borgo c’è la grande villa Buoninsegni, degli stessi proprietari, che attualmente è adibita a bed and breakfast. Insomma, i residui di passata grandezza.
Qualche anno fa corse voce che il cantante pop Michael Jackson aveva intenzione di acquistare il borgo. Ma tutto questo si rivelò una grandiosa bufala. Quindi, benefattore sensibile alle cose del passato cercasi!
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