Articolo pubblicato su IUA n° 6, Anno II, Giugno 2015

Fragile, fragilissima, piccola, piccolissima, sospesa nel nulla conosciuto e nel tutto sconosciuto.

Sei una particella di cosmo, sei un atomo disomogeneo di acqua, ghiacciai, foreste, rocce, nuvole e gas.

Osservi la luna, ma da una parte sola, e ci sei arrivata lassù con gli occhi puntati a quell’insieme di crateri estinti e rocce ataviche fino a raccoglierne un frammento, quale trofeo di conquista e di subordinazione che esponi al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Il frammento raccolto nel 1972 dal comandante dell’Apollo 17, è stato donato da Nixon in segno di fratellanza e collaborazione al Governo Italiano, che poi lo ha collocato lì a Milano, al Museo.

 IMG-20150518-WA0002

Sei la terra dove vivo, la Terra appunto.

Fragile, fragilissima, piccola, piccolissima, ora l’ingegno umano, quando si impegna a scoprire il quid in cui siamo sospesi, ti fa osservare dai satelliti: ti ruotano intorno per monitorare la tua evoluzione e fornire dati per mitigare gli effetti del cambiamento climatico a livello globale, non foriero di buone nuove.

 ACQUA E GHIACCI_Penisola Antartica

Occhio da grande fratello che fotografa con immagini da pittore surrealista lo stato in cui versi, un malato che ha ancora la forza di reagire e che si scatena con la furia naturale contro i disastri dell’uomo, quell’essere piccolo, a due gambe, che la selezione naturale ha portato ad avere potere sovrano di vita e di morte su te.

I satelliti ti fotografano come un’alba di oceani blu, come un tramonto senza sole, come un granello nero che si disperde col nero dell’universo, si confonde con esso, ma ne è anche distinto e separato.

 CITTA'_EXPO Area Milano Deimos-2_2015 Marzo_inedita

E così osserviamo i vortici degli oceani che generano onde fino a 30 metri di altezza, minacciando la navigazione, un movimento febbrile che ti riscalda, l’ossido di carbonio aumentato del 40% dalla rivoluzione industriale, i mari che perdono a poco a poco la loro salinità per lo scioglimento dei ghiacciai, 6000 km3 dei quali si sono persi nel 2012.

Lo scioglimento dei ghiacciai non serve nemmeno come riserva d’acqua dolce, disponibile solo per il 3% per gli esseri umani.

 AGRICOLTURA_Sahara_Oasi di El Oued palme dattero

E’ quell’oro blu, rete arteriosa per nutrire la vita di quest’atomo opaco, che causa conflitti, soprattutto in Asia meridionale e nell’Africa subsahariana.

Pensa! Circa il 20% della popolazione mondiale non ha accesso alla tua acqua potabile, circa il 70% di acqua dolce è consumato dall’agricoltura e il 20% dall’industria.

 AGRICOLTURA_Pantelleria_Deimos-2_mar15

Ma, in virtù di quell’oro blu, sei rivestita di foreste per un terzo della tua estensione, riserva di biodiversità; purtroppo le vesti ti vengono strappate di dosso per far spazio a colture e pascoli intensivi nell’ambito di un’economia agricola sempre meno sostenibile e dai satelliti ben si vedono le lacerazioni della foresta del Canada e dell’Amazzonia: ogni anno perdi aree forestali grandi come la Lombardia e il Piemonte.

AGRICOLTURA_Paesaggio italiano_pavese

Se da un lato sono suggestive le immagini satellitari degli agglomerati urbani disseminati sul tuo perimetro, dall’altra è impressionante pensare che rappresentano milioni di uomini, donne e bambini, concentrati in aree vaste e là ammassate.

Sai! Sono ben 30 le aree metropolitane con più di 10 milioni di abitanti ciascuna: Tokio è la megalopoli più grande con 38 milioni di abitanti.

IMG-20150518-WA0001

Questo incremento demografico non sempre è sinonimo di progresso, anzi, spesso significa un’onda di spostamenti forzato dalle zone rurali verso le periferie delle città per esproprio di quei piccoli appezzamenti di terra da economia di sussistenza.

E’ vero, è un panorama inquietante quello posto fuori e visto da un osservatore al di sopra della tua rotonda atmosfera, al di sopra delle tue nuvole vaganti, al di là dell’eterea sintonia che illude noi terrestri e ci fa ripiegare sui nostri interventi avventati e i satelliti spaziali, puntini fissi e luminosissimi nel buio vigilano e controllano e immagazzinano dati che ci serviranno per una tua sopravvivenza sostenibile e con essa per poter continuare a coniugare un futuro prossimo e non.

IMG-20150518-WA0000 Note tecniche: la mostra ‘Il mio pianeta dallo spazio-Fragilità e Bellezza’ è stata presentata dal Direttore del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, Fiorenzo Galli con l’intervento di Luca Parmitano, l’astronauta che ha partecipato alla missione Volare nel 2013 ed ha fotografato la Terra dallo spazio.

La mostra è aperta dal 9 maggio 2015 al 10 gennaio 2016.

Licenza Creative Commons“Il mio pianeta dallo spazio”: mostra di immagini della terra vista dai satelliti di Massimilla Manetti Ricci © 2015 è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Based on a work at www.italiauomoambiente.it.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso Massimilla.ManettiRicci@poste.it.

Share Button
Please follow and like us:

CC BY-NC-ND 4.0 “Il mio pianeta dallo spazio”: mostra di immagini della terra vista dai satelliti by L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.