Articolo pubblicato su IUA n° 6, Anno II, Giugno 2015
Da più di un anno era nell’aria (mal-aria!) il progetto di realizzare impianti eolici industriali in zone di grande interesse paesaggistico e storico-artistico, tanto che la notizia era stata riportata dal Corriere della Sera. Ma la minaccia è evidentemente avanzata, se gran parte delle Associazioni ambientaliste – tra cui la Federazione Pro Natura – hanno emesso un comunicato congiunto (pubblicato in varie sedi) per denunciare il problema.
Il quale non sta tanto nella scelta dell’eolico per produrre energia elettrica – per cui il nostro Paese non ha la costanza di venti della Spagna, per fare un esempio di nazioni in cui questo sistema è ampiamente impiegato – ma nella collocazione di queste altissime e inestetiche torri.
Quando poi si passa a interessare monumenti artistici di evidenza mondiale quali due Chiese come il Duomo di Orvieto e quello di Tuscania, è logico che le proteste si moltiplichino, e chi ha avuto il cattivo gusto di avanzare certe idee dovrebbe cospargersi il capo di cenere…
Riportiamo qui un brano del comunicato congiunto degli ambientalisti:
«A Tuscania e a Orvieto è imminente il rischio che si realizzino due progetti di impianti eolici inaccettabili perché troppo invasivi e collocati nel posto sbagliato. I progetti eolici che impegneranno le prospettive intorno alla chiesa di san Pietro a Tuscania e il Duomo di Orvieto minacciano di stravolgere paesaggi pregiati, alterandone fortemente la percezione sociale e compromettendone la bellezza e il paesaggio che le circonda. Le due chiese sono capolavori identitari della storia e della cultura del nostro Paese».
L’allarme viene da un gruppo di associazioni (Amici della Terra, AssoTuscania, CTS, Comitato per la Bellezza, FAI, Italia Nostra, Legambiente, Lipu-BirdLife Italia, Mountain Wilderness, Pro-Natura, Forum Salviamo il Paesaggio, Touring Club Italiano, WWF) che hanno anche reso pubbliche clamorose immagini di cosa diventerebbero quegli straordinari paesaggi se i progetti, presentato dalla Innova Wind di Napoli, fossero realizzati.
Lasciamo comunque ai nostri lettori immaginare una decina di “mulini a vento” alti cento metri accanto a una qualsiasi cattedrale di primario livello artistico per dare un’idea di ciò che si pensa di combinare.
Assurdo, no?
Eppure, da un po’ di anni a questa parte, nel nostro povero Paese le assurdità vanno di moda e sono prese anche sul serio.
È bene quindi vigilare…
TORRI EOLICHE ACCANTO AL DUOMO DI ORVIETO E A QUELLO DI TUSCANIA? NO, GRAZIE! di Gianni Marucelli è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.
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